Catania, stop a scelte illogiche. Dal secondo tempo di Pagani il black out

Fabio Di Stefano

Si è spenta la luce

Dopo le prime vittorie, che tanto sapevano di conferma dei sogni estivi, c’è stato come un black out. Improvviso. Dal secondo tempo di Pagani, dove Biagianti e compagni per poco non si facevano rimontare tre gol di vantaggio, il Catania ha fatto un passo indietro. Forse anche più d’uno. Se la sconfitta di Potenza poteva essere catalogata come il classico incidente di percorso, la vittoria contro un non trascendentale Siracusa, ottenuta con un pizzico di fortuna e grazie all’involontario aiuto degli avversari, poteva essere vista come un campanello di allarme. Evidentemente i segnali sono stati sottovalutati, o non sono state trovate le soluzioni per ovviare ai problemi. Che ci sono, e non sono pochi. Tanto che è arrivata subito la doccia gelata della prima sconfitta interna, condita da una prestazione scellerata sotto ogni punto di vista, tattico e fisico.

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