Catania, stop a scelte illogiche. Dal secondo tempo di Pagani il black out

Fabio Di Stefano

Scelte illogiche

Soffrire contro un avversario guidato dalle mani sapienti di un tecnico come Auteri, ci può stare. Subire l’avversario senza mai tirare in porta, e quasi senza passare la metà campo per tutto il primo tempo, no. Ancora una volta destano perplessità le scelte del tecnico Sottil. In un momento in cui la squadra soffre, l’allenatore dovrebbe darle certezze. Invece Sottil continua a cambiare modulo, anche all’interno della stessa partita. Lo ha fatto pure domenica, a ridosso dei due tempi. L’ex tecnico del Livorno pare essere entrato in confusione, e non si fida più nemmeno del suo 4-2-3-1, il modulo con cui aveva immaginato un Catania vincente. E in confusione rischiano di andare anche i giocatori rossazzurri, alcuni di loro spostati di continuo, come pedine su di una scacchiera, spesso in ruoli che non ne rispecchiano le caratteristiche tecniche e fisiche. Così, dopo aver visto giostrare, nella gara con il Siracusa, Curiale esterno e Ciancio centrale di difesa, con il Catanzaro abbiamo assistito alla trasformazione di Manneh in seconda punta e di Lodi in mezzala destra. Forse è davvero troppo…

 

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