CATANIA – Il terzino sinistro del Catania, Fabian Monzon  è stato tra i protagonisti meno brillanti della scorsa stagione. Tanto atteso e celebrato all’arrivo, non è riuscito a ricalcare le ambizioni alimentate con prestazioni all’altezza della nomea che l’accompagnava. Solo a campionato scaduto, con la retrocessione ad un passo e l’arrivo di Maurizio Pellegrino in panchina, l’argentino è riuscito a svincolarsi dai freni che lo tenevano nella zona della bassa mediocrità per risultare finanche determinante nelle ultimissime partite della stagione.

Riconfermato in organico anche per ferma volontà dell’addì Cosentino (l’operazione Monzon è costata al Catania circa 3.5 mln di euro, ndr), è’ da quel barlume di speranza che l’ex Lione nonché ex nazionale argentino, vuol ripartire per risorgere, insieme al Catania, ai massimi livelli.

Intervistato dal quotidiano ‘La Sicilia’, risponde così sul suo presente e sul suo futuro:

“Sono molto dispiaciuto per quel che è successo la stagione scorsa. In me ha lasciato una delusione acuta ma anche una voglia di riscatto, un senso di rabbia che cercherò di trasformare in energia positiva, in successi. Mi servirà per lavorare, e dobbiamo lavorare tutti molto. No ad accontentarsi, no a sentirsi stanchi di migliorare».

“Ho cercato di scuotermi dopo che, nella prima parte del campionato scorso, le mie prestazioni non eran state positive. Nel tempo penso di avere messo in mostra miglioramenti individuali. Ripartirò da questo particolare, tenendo conto che la Serie B sarà un altro campionato. In Italia si lavora sodo, ogni partita è difficile, non importa in quale nazione giochi, non si può abbassare la soglia di attenzione, mai

“Il Catania sarà visto come un avversario scomodo, coma la squadra da battere e che tutti vorranno batter per far bella figura. Sta a noi reagire con la mentalità giusta, creare i presupposti per non beccare gol e per segnarne il più possibile. A tal fine il segreto è solo concentrarsi sul lavoro e non sulle impressioni del momento”.