Noi con la voce:”Concentrazione, impegno e tanta pazienza per uscire dal tunnel”

Veronica Celi

Marco Maugeri, questa settimana, ha risposto alle domande della nostra rubrica “Noi con la voce”. Pazienza e speranza sono i concetti chiave: consapevole del dramma e dei limiti degli etnei, ostinato a non illudersi, l’esemplare di tifoso rossazzurro ottimista sopravvive ancora. Un campionato lungo e imprevedibile come quello di Serie B concede il tempo di cancellare gli errori, e la possibilità di recuperare il terreno perso. Così i più coraggiosi sono decisi a non mollare- e non dovrebbe farlo nemmeno la società. Troppo presto per arrendersi. Sperando che non sia, però, troppo tardi per rimediare.

Dopo la terza sconfitta consecutiva, la salvezza è già da considerare come obiettivo primario? O è ancora il caso di parlare di Serie A?

“Un saluto alla redazione di MondoCatania e a tutti i tifosi. Dopo l’ennesima sconfitta è veramente difficile parlare di Serie A. La disfatta contro lo Spezia ci demoralizza ulteriormente, ma ricordiamoci che siamo alla nona giornata, e secondo me dobbiamo avere pazienza (anche se è molto difficile) e vivere giornata dopo giornata. Il nostro primo obiettivo? Speriamo innanzitutto che la società risolva al più presto i problemi sia all’interno dello spogliatoio con alcuni giocatori, sia a livello dirigenziale. Solo così sono sicuro che con il tempo si uscirà da questa situazione e il Catania risalirà in classifica arrivando almeno ai playoff”.

Un attacco fatto da nomi importanti che, però, non produce gol. Qual è la causa, secondo te?

“Il Catania ha sicuramente uno degli attacchi migliori di questa Serie B, ma ricordiamoci che anche i migliori attaccanti devono avere compagni di squadra chi riescano a servirli nel migliore dei modi. Purtroppo la causa dei pochi gol sono anche tutti gli infortuni di cui il Catania è affetto. Calaiò e Rosina fanno quello che possono. Ad oggi, Monzon e Peruzzi sulle fasce non stanno proponendo quello che ad inizio stagione tutti ci aspettavamo, facendo errori su errori. Quindi penso che dobbiamo aspettare il rientro di Rinaudo in primis, poi il tanto atteso Almiron e infine il miglior Martinho per vedere un attacco da almeno 15 gol a testa”.

Garufi, Parisi, Carillo: giovani “allo sbaraglio”, o da riconfermare?

“La Serie B è una nuova avventura che rappresenta per tutti e tre i calciatori un significativo banco di prova in termini di crescita e di maturità. In questo momento di crisi del Catania, tra infortuni e giocatori che si fanno espellere per futili motivi, secondo me sono degli ottimi elementi che possono dare una mano alla squadra. Quindi, se maturi al punto giusto, sono da riconfermare anche in futuro”.

Nostalgia Anania, o va bene Frison?

“Sono due portieri con esperienze e caratteristiche diverse. Anania, la scorsa giornata, ha fatto degli errori evitabilissimi, che hanno compromesso la gara. Frison è un portiere giovane, che in passato non è stato del tutto impeccabile. Comunque, in questa stagione, confrontando tutti e due i portieri (per quelle poche partite giocate da entrambi), io mi affiderei più ad Anania, che, a parte pochi errori, ha dimostrato in altre circostanze di saper fare grandi parate”.

Secondo te, quante sono ad oggi le possibilità di risalire la classifica (se ci sono)?

“Come dicevo prima, siamo ancora alla nona giornata, quindi le possibilità di risalire in classifica sono alte. Purtroppo fino a gennaio dobbiamo stringere i denti e sperare di recuperare più giocatori e più punti possibili. A quel punto però la società è obbligata ad intervenire sul mercato, affinché il Catania a fine stagione, fortuna e impegno permettendo, potrà arrivare almeno ai playoff”.

L’obbligo per uscire dal fondo classifica diventano i 3 punti. Dunque, contro il Vicenza qual è la chiave per la vittoria?

“Contro il Vicenza le chiavi per la vittoria sono impegno e massima concentrazione da parte di tutti, a prescindere da chi Sannino riterrà opportuno far scendere in campo. Solo così porteremo a casa i 3 punti. Sempre FORZA CATANIA!”

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