Rinaudo, Catania evita penale da 3,4mln. L’accordo Cosentino-Sporting e il fondo

Marco Di Mauro

Perché il Calcio Catania ha dato gratuitamente via un calciatore che gli era costato 2,2 milioni di euro? Cosa ha a che fare Fabian Rinaudo con i fondi di investimento? Per spiegare le modalità della recente cessione del giocatore al Gimnasia La Plata, potrebbe essere utile leggere i dettagli dell’accordo privato che Pablo Cosentino stipulò, nel 2014, con Rinaudo e con la sua squadra di allora, lo Sporting Lisbona. Le clausole, controfirmate dall’allora  amministratore delegato del Catania, sono numerose e dettagliate. Due di queste, che riguardano il futuro contrattuale del centrocampista argentino, impongono alla società rossazzurra il pagamento di bonus e indennità, a favore dei portoghesi, che possono raggiungere il totale di diversi milioni di euro. Una possibile mazzata in tempi di difficoltà economiche e delicati equilibri di bilancio.

In caso di cessione di Rinaudo a un altro club, stando alle carte, il Catania avrebbe dovuto versare 900mila euro di bonus allo Sporting, più la metà della somma ricavata grazie alla vendita. E c’è di più. Se il contratto con il calciatore fosse stato risolto, oltre al bonus già indicato, il Catania avrebbe dovuto dare ai portoghesi altri 2,5 milioni di euro. In totale: 3,4 milioni. Stessa somma se il Catania avesse rifiutato di cedere il calciatore davanti a un’offerta di almeno 5 milioni di euro.

La scorsa settimana il club rossazzurro ha ceduto Rinaudo al Gimnasia La Plata con la formula del prestito gratuito fino a giugno 2017. In quella data verrà meno anche il suo vincolo col Catania: senza che il contratto sia risolto, senza che il Catania ricavi delle somme dall’accordo tra il calciatore e un nuovo club. Senza che lo Sporting, stando a quanto stabilito nell’accordo, possa pretendere altri soldi dal Catania oltre a quelli già ottenuti.

La vicenda Rinaudo pare essere finita così. Il Catania, come detto dall’addì Pietro Lo Monaco a MondoCatania, si libera di un contratto costoso al prezzo di una minusvalenza in bilancio, evitando però  le possibili penali alle quali lo avrebbe esposto il contratto firmato da Cosentino. Il Gimnasia La Plata, che ha accettato di pagare lo stipendio del calciatore, potrà acquistare quest’ultimo a parametro zero nel 2017 ed avrebbe rinunciato a ricorrere alla Fifa contro il Catania per dei crediti non pagati. Anche se, prima del lieto fine, c’è ancora qualcosa da chiarire. Cosentino ha dichiarato di aver acquisito il 100 per cento del calciatore, e l’attuale dirigenza conferma. L’accordo parla solo di cessione del diritto alle prestazioni sportive, senza accennare a percentuali. Ma secondo il bilancio dello Sporting Lisbona, nel 2014, per 1,6 milioni di euro al Catania sarebbe stato ceduto solo il 50 per cento di Rinaudo. L’altra metà risultava essere di proprietà del fondo di investimento Quality Sports Investments. Non risultano rapporti tra il Catania e questo fondo. L’unica uscita che riguarda Rinaudo è la cifra pagata allo Sporting. Cifra che però non si fermò a 1,6 milioni di euro. Nell’operazione il Catania pagò anche una costosa consulenza da 600mila euro, di cui non è specificato il beneficiario. Consulenza che fece salire il costo dell’affare a 2,2 milioni di euro.