Ritiro saltato, risposta organizzatori
«Palestra c’era. Ragioni economiche?»

Marco Di Mauro

La preparazione estiva del Catania è iniziata una settimana fa nel luogo dove non avrebbe dovuto iniziare: Torre del Grifo. Un cambio di programma che – oltre all’Akragas – non è andato giù né al sindaco del paesino umbro che era stato originariamente scelto come sede del ritiro, né all’agenzia romana Media sport event (Mse), che aveva organizzato il tutto.

Ad anticipare e poi confermare la scelta di Pietralunga, un comune in provincia di Perugia, era stato Pietro Lo Monaco in persona. Poco prima dall’ora prevista per la partenza aveva però comunicato il cambio di programma: «a causa dell’assenza di una palestra funzionale alle nostre esigenze». La sua spiegazione, per il responsabile di Mse Gianni Lacché, «è pretestuosa. La palestra c’era e dei rappresentanti del club avevano svolto anche un sopralluogo. Non si fa certo saltare un accordo per queste ragioni».

Resta il dubbio, per gli organizzatori, sul motivo del dietrofront. Non sarebbero di natura economica: «Il ritiro l’avrebbe pagato la nostra agenzia – dichiarano a MondoCatania – In cambio dell’incasso della gara di presentazione al Massimino, prevista per inizio agosto», precisano. Il mancato accordo con un avversario sarebbe stato aggiunto alle ragioni inviate dal Catania nella lettera di rinuncia. «Ma a luglio c’era ancora tutto il tempo. Stavamo trattando con squadre italiane e estere».

L’agenzia medita adesso se mettere in mezzo agli avvocati per ottenere il rimborso le spese di organizzazione e i presunti danni. «La rinuncia a svolgere il ritiro a Pietralunga c’è arrivata la sera prima della prevista partenza. Non si fa lavorare la gente a vuoto». A fare arrabbiare gli organizzatori sarebbero stati la tempistica e i modi: «Lo Monaco non si è più fatto sentire, da allora. Il Catania – conclude Lacché – deve ancora crescere per tornare quello della serie A».

Non l’ha presa bene neppure il sindaco di Pietralunga Mirko Ceci: «Sono amareggiato per il danno all’immagine e per quello economico subito dall’hotel che aveva predisposto tutto e rinunciato ad altre richieste», dice a MondoCatania. Riguardo alle ragioni del club «le apprendiamo da voi – afferma – Noi abbiamo fornito, come richiesto, la tensostruttura per attrezzature da palestra. Dopo avere ricevuto conferma dal club, il 14 luglio, non abbiamo più avuto notizie se non dai media».