Giudice sportivo, solo ammenda al Siracusa: insulti ai rossazzurri e “tentativi di contatto”

Redazione

l giudice sportivo ha inflitto un’ammenda di 3.500 euro al Siracusa Calcio «perchè propri sostenitori durante la gara lanciavano sul terreno di gioco un accendino, senza colpire, ma costringendo l’arbitro ad una breve sospensione della gara per la richiesta di avvertimento tramite speaker; perché prima dell’inizio della gara alcuni sostenitori indebitamente presenti sul terreno di gioco rivolgevano ai calciatori della squadra avversaria, entrati per la ricognizione pre-gara, reiterati insulti accompagnati da tentativi di contatto fisico».

La decisione si riferisce a quanto accaduto sabato scorso prima del derby Siracusa-Catania, quando alcuni ultras della squadra di casa, che si trovavano sul campo durante la ricognizione del terreno di gioco da parte dei rossazzurri, sono venuti a contatto – come documentato dalle foto e dalle immagini esclusive girate da Mondocatania – con i giocatori etnei. L’A.D. del Catania, Pietro Lo Monaco, nel denunciare l’aggressione verbale, ha anche affermato di voler chiedere l’intervento del Ministero degli Interni.

Già nella gara di Coppa Italia, disputata ad agosto, si erano registrati diversi episodi di violenza, che tra l’altro hanno indotto il prefetto di Siracusa a vietare la trasferta di sabato ai tifosi rossazzurri. A proposito di questi precedenti il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, ha dichiarato a Mondocatania di essere convinto che la giustizia sportiva ne avrebbe tenuto conto.

In occasione della partita di Coppa Italia, in particolare, il pullman dei tifosi catanesi era stato assaltato all’arrivo, mentre quello della squadra era stato bloccato alla fine della partita. C’era inoltre stata un’invasione di campo da parte di un ultrà aretuseo, che però non era stata sanzionata dal giudice sportivo. E ancora lancio di oggetti, bombe carta, petardi, fumogeni verso il settore ospiti. A seguito di questi fatti, il secondo tempo della partita era iniziato con quindici minuti di ritardo. A fine gara, infine, i tifosi etnei erano rimasti bloccati nel loro settore mentre si registravano nuovi scontri fuori dallo stadio.