Il Catania manca il riscatto. Sconfitta evitata, ma non è stato un bel vedere

Fabio Di Stefano

Raffaele, scelte discutibili

In una situazione già di per sé complicata – in tal senso ci si aspettano segnali forti dalla campagna di rafforzamento – il tecnico dovrebbe provare a normalizzare la situazione. Raffaele, invece, pur di non rinunciare al prediletto 3-5-2, presentava una formazione con 4-5 giocatori fuori ruolo. È soprattutto la zona nevralgica del campo a non funzionare: Rosaia playmaker non convince affatto – perché tenere in panca Vicente, che regista lo è? – Izco è parso lontano da una condizione fisica accettabile. Infine il discorso Biondi: il ragazzo è uno dei migliori elementi dei rossazzurri, tra i pochi in grado di saltare l’uomo. Che senso ha schierarlo da esterno in mediana, lontanissimo dalla porta avversaria?

Con un centrocampo così male assortito, ai rossazzurri non rimaneva altra soluzione che affidarsi ai lanci dei difensori. Lanci sprecati, vista l’inconsistenza degli attaccanti. Sarao non ha visto palla, Reginaldo appare lontano da una forma accettabile. Con questi chiari di luna, andare a fare risultato a Monopoli – corsaro in casa della Juve Stabia – appare un’impresa ardua.

 

 

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