Ultra curva nord sostengono Catania femminile: Sponsor e nuove maglie

Marco Di Mauro

Le giovani calciatrici lanciano le proprie magliette ad un gruppo di ultra, che a sorpresa sono sugli spalti a tifare per loro. Gli ultra, conosciute le difficoltà economiche attraversate dalla squadra, passato qualche giorno portano in dono due set completi (casa/trasferta) di magliette nuove alle calciatrici e trovano uno sponsor per finanziare il club. Succede a Catania. Cavalleria e romanticismo calcistico in un gesto, compiuto dai gruppi organizzati della curva Nord del Massimino, che permette di raccontare la storia del Catania Calcio Femminile. A distanza di un anno dalla morte del proprio presidente, la società cerca di riorganizzarsi, e intanto la ragazze vincono sul campo e volano in classifica.

Era l’aprile del 2016 quando Giovanni Di Guardo è improvvisamente venuto a mancare. Da quel momento, pur di non fare fallire il club e di non smantellare la squadra, Giuseppe Scuto ha preso in carico i compiti di presidente e pure i debiti da pagare. L’allora e ancora oggi allenatore della squadra, presente alla consegna delle nuove maglie, ringrazia gli ultra della Nord: «Quest’anno non abbiamo potuto acquistare neanche il materiale sportivo, a causa delle stesse difficoltà economiche che la scorsa stagione ci hanno costretto a rinunciare al campionato di serie B». In questo contesto, il dono di 40 nuove maglie «ha un gran significato per una realtà finora quasi sconosciuta e ci spinge ad andare avanti. Questo è il vero calcio, quello fatto per passione».

Essere presenti a quella partita faceva parte della contestazione decisa dagli ultra della Nord per il rendimento del Calcio Catania, che arranca in Lega Pro. «Siete voi il Catania con le palle», avevano scritto su uno striscione esposto durante la gara. I rossazzurri, lo stesso giorno, giocavano a Pagani la sfida che avrebbero perso 2-0. A confronto, i sostenitori hanno apprezzato ancor di più l’impegno e il risultato – vittoria per 12-0 sul Marsala – ottenuto dalle ragazze. Il tutto nonostante le difficoltà economiche che spesso diventano motivo o alibi, specie nel calcio maschile, per prestazioni ritenute ben al di sotto delle possibilità della squadra e del rispetto dovuto alla passione dei tifosi.

Alla fine di quella gara, giocata allo stadio di Belpasso, le calciatrici sono corse sotto la curva e hanno lanciato le magliette ai tifosi che le avevano incoraggiate per tutti e 90′. Da quando per ragioni di business le società impongono ai calciatori di pagare per le maglie che lanciano ai tifosi, questo gesto è diventato sempre più raro nel calcio professionistico. Al Massimino è difficile ricordare l’ultima volta che è avvenuto. Invece, le ragazze del Catania Femminile – che non ricevono stipendio ma solo un rimborso spese – per non gravare sulle casse della società avrebbero ricomprato da sole quelle magliette, che dal 2011 venivano lavate partita dopo partita, mancando i soldi per cambiarle di stagione in stagione. Ma prima che ciò avvenisse sono intervenuti gli ultra.

«È stato emozionante avere dalla nostra parte il tifo degli ultra della curva Nord. Alla fine della partita lanciare loro le nostre maglie è stato un gesto istintivo e sincero, che rifarei», racconta a MondoCatania il capitano della squadra, Giuliana Cinnirella. Come tutte le sue compagne di squadra è giovanissima e catanese. «Il gesto dei ragazzi della curva Nord è molto importante per noi ragazze ma soprattutto per la città». Il Catania Femminile non è in alcun modo collegato alla squadra maschile. L’unica similitudine erano le maglie. Quelle indossate dalle ragazze erano le stesse vestite nel 2011 dai rossazzurri, con lo scudetto del Calcio Catania. Da adesso in poi potranno sfoggiarne di nuove. Queste avranno il loro vero stemma, sul petto, e sulle spalle la siglia UCN che identifica gli ultra della curva Nord.

I gruppi organizzati della curva Nord, che non sono nuovi a iniziative simili. Tra l’altro c’è una curiosità che riguarda le nuove divise: sono state comprate coi soldi che sarebbero serviti per acquistare i biglietti di Catania-Foggia. Partita alla quale gli ultra hanno scelto di non partecipare, come forma di contestazione verso la squadra e anche verso la dirigenza. Intenzionati a dar sostegno alle altre realtà sportive catanesi, secondo loro più meritevoli, sono andati a seguire il concomitante impegno dell’Amatori Catania, e anche stavolta la loro presenza è coincisa col successo della formazione catanese.

Alla consegna delle nuove divise, di fronte al negozio Zaccà sport di Misterbianco (che ha contribuito alla donazione) era presente questo pomeriggio, oltre alle calciatrici e ai sostenitori rossazzurri, anche il nuovo sponsor. È il proprietario di un panifico ed è anche uno dei ragazzi che fanno parte dei gruppi organizzati della Nord. «Mai avrei pensato di fare da sponsor a una squadravelocità di calcio femminile, ma dopo aver visto la partita contro il Marsala è stata una decisone presa col cuore», spiega Antony La Farina. «Noi – parlando adesso da tifoso più che da sponsor – amiamo questo calcio, pulito e fatto di sacrifici, campi in terra, passione e pochi soldi. Speriamo – dice, riprendendo le vesti di sponsor – di poter puntare in alto la prossima stagione». Il Catania Femmnile – a differenza di quello maschile – domina il proprio girone e mira alla conquista della serie B. Che dopo essere stata ottenuta sul campo dovrà essere però sostenuta da nuovi fondi necessari per l’iscrizione.

La sensazione, guardando le foto che legano squadra a tifosi, sponsor e allenatore, è che questi fondi non mancheranno, stavolta.

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