Rosina dice no all’amichevole, deferito
PLM: «Per colpa sua, giovani in Coppa»

Redazione

Ennesimo capitolo della vicenda relativa ad Alessandro Rosina. Il calciatore, che ha ancora un anno di contratto col Catania, secondo l’addì del Calcio Catania Pietro Lo Monaco si sarebbe rifiutato di giocare l’amichevole contro il Misterbianco (del 5 agosto). Per tale motivo la società avrebbe deciso di segnalarlo alla giustizia sportiva, che potrebbe punirlo. Il calciatore e la società sono ai ferri corti a causa di un contenzioso. Intanto, legato alla vicenda, appare un nuovo spettro che aleggia sul futuro del Catania. Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del club, lo chiarisce in un’intervista esclusiva pubblicata oggi sul quotidiano La Sicilia.

«Nel test col Misterbianco Rosina si è rifiutato di giocare. L’abbiamo già deferito, ma per colpa delle sue eccessive pretese, noi rischiamo di giocare il primo turno di coppa Italia con i ragazzini», dice Lo Monaco. Il dirigente sostiene che, senza la risoluzione del contratto del calciatore, il Catania abbia difficoltà a depositare gli accordi economici con gli altri componenti dell’organico affidato a Rigoli. « Serve una fidejussione corposa da pagare entro pochi giorni- aggiunge -, altrimenti in coppa Italia tra qualche giorno rischiamo di schierare i ragazzini».

Peggiorano i rapporti tra la società e il calciatore, che chiede una buonuscita da 250mila euro come saldo di crediti che sostiene di avere maturato. Senza averla ottenuta pare non essere intenzionato a lasciare il club, nonostante abbia già un accordo informale con la Salernitana (serie B). La vicenda della buonuscita è nelle mani del Collegio arbitrale, ma i tempi della giustizia sportiva potrebbero non essere compatibili con quelli del calciomercato.

«Siamo disposti a pagare la cifra stabilita dal Collegio arbitrale nel caso in cui questo darà ragione al ragazzo. Il calciatore ha maturato lo stipendio di luglio, 50mila euro, e siamo disposti a ovviare. Ma poi, basta. A Salerno lo aspettano con un contratto di quattro anni a 300 mila euro a stagione più 60 di bonus. A Catania ha un contratto di 550mila euro a stagione. A Salerno – conclude il dirigente – beccherebbe molti più soldi». Nei passati interventi sul caso, Lo Monaco aveva bollato le posizioni assunte  dal calciatore e dal suo fratello-procuratore come minacce.