Confente, Catania, Cabala, Contrappasso: le troppe cose che cominciano per C

Claudio Spagnolo

Introduzione

Se volessimo affidarci alla Cabala, al Cieco Caso, al vecchio adagio secondo il quale «a Caval donato non si guarda in bocca», e a forse anche ad altre cose che cominciano per C, allora dalla vittoria di sabato sera contro la Reggina si potrebbero trarre i migliori auspici: perché si potrebbe dire che non si vincerà mai un campionato se non si riesce a vincere partite come questa. Partite contro squadre che si chiudono e non ti lasciano giocare, si arroccano ai limiti della loro area di rigore e capitalizzano i limiti del tuo gioco, si affollano al centro e profittano del fatto che tu, sulle fasce, forse non disponi di fantasia e tecnica sufficienti per lavorarle efficacemente ai fianchi.