Confente, Catania, Cabala, Contrappasso: le troppe cose che cominciano per C

Claudio Spagnolo

Qualche ragione per preoccuparsi

Se però, anziché alle cose che cominciano per C, dovessimo guardare al gioco un po’ troppo prevedibile della nostra squadra, alla mancanza di fantasia sulle fasce che riduce gli spazi per gli attaccanti che devono fare gol, allo scarso rendimento di Barisic nel ruolo in cui oggi sta giocando, a qualche gol di troppo sbagliato da Marotta, e insomma a tutte quelle cose di cui i tifosi si sono ragionevolmente accorti con la testa prima di festeggiare col cuore questa vittoria comunque arrivata; se guardiamo a questo, e più indietro a sfide come quelle con Catanzaro, Potenza, Siracusa, o perfino Trapani; se guardiamo al gioco del Catania prescindendo dai molti fattori che cominciano per C, o se anche guardiamo alla classifica la quale, benché cominci con la stessa lettera, è fatta di aride cifre e nulla ha a che vedere con l’imponderabile fattore C che sovente governa il calcio; se guardiamo a tutto questo, allora, c’è da trarre dalla partita di sabato ragioni, non dico di pessimismo, ma certo di preoccupazione. E rimane la sensazione che di qualcosa la squadra abbia ancora bisogno, per non condannarsi anche quest’anno allo scomodo e rischiosissimo ruolo di inseguitore.

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