«La giudice del Tar dovrebbe astenersi dal giudizio», parla l’avvocato

Giuseppe Rapisarda

Il giudizio del 26

Ma cosa deve decidere il Tar il 26 prossimo venturo? Deve decidere se il Collegio di garanzia del Coni, dopo un ingiustificato nicchiare che si è trascinato dal 10 agosto all’11 settembre, fece bene a dichiarare inammissibile il ricorso sul format della serie B o viceversa era competente ad esprimersi e non lo fece. Nulla di risolutivo, a meno di sorprese. Perché se il Coni verrà riconosciuto realmente competente, la palla passerà ad un nuovo Collegio di garanzia, già fissato per il 28. Se il Tar confermasse l’inammissibilità, la palla passerà al tribunale federale nazionale, pronto lo stesso 28 settembre. Insomma un pasticcio orrendo quanto ingarbugliato, dove chi rischia di pagarla più gara è il Catania, costretto a partire in notevole ritardo nel campionato che verrà rispetto alle proprie contendenti. Considerato pure che l’autorevolezza e la credibilità del calcio, che andranno irrimediabilmente perdute, valgono ormai poco o nulla. E comunque, meno di un’altra parola.