Murale Massimino, inaugurazione in mezzo alle incompiute

Marco Di Mauro

Presentato ufficialmente ma ancora in parte incompiuto. Stamattina, all’annunciata presenza del sindaco Enzo Bianco, viene inaugurato il murale “50 volti per il Cibali (leggi i nomi)”. L’opera di riqualificazione del Massimino, promossa da un gruppo di tifosi del Catania appartenenti a diversi comitati e associazioni, qualche settimana fa è stata completata nella sua parte artistica (vedi foto) dallo street artist Andrea Marusic. In via Cifali mancano però alcune finiture estetiche e tecniche che il Comune aveva promesso o che era stato sollecitato a realizzare. Una volta scattati i flash, il rischio è che restino incompiute.

I cancelli azzurri lungo via Cifali, che si alternano alle pareti ridipinte coi volti scelti dai tifosi (attraverso un sondaggio lanciato on line) avrebbero dovuto essere ridipinti. La stesa richiesta era stata avanzata anche per i serpentoni che servono a convogliare i tifosi verso in varchi di entrata. Gli stessi che l’artista aveva chiesto fossero rimossi per completare i disegni sulle pareti. Essendo addossati al muro, impedivano di colorare le parti nascoste. Alla fine l’artista ha dovuto colorare attorno, tra mille difficoltà e senza poter raggiungere tutti i punti, pur di completare le pareti nei tempi stabiliti dal contratto.

Si tratta di due veri pugni negli occhi (vedi foto in alto, ndr) per chi, camminando lungo via Cifali, ammira i 50 volti presenti nel murale (giocatori, allenatori, presidenti che hanno scandito la storia del Catania dai primi del 1900 fino all’età contemporanea). I cancelli sono infatti ancora infestati da graffiti, ruggine e tag. I serpentoni sono cadenti, scoloriti o arrugginiti. Andrebbe aggiunta anche la pulitura delle barriere divisorie del prefiltraggio, che rinchiudono una parte di murale e sono state imbrattate da graffiti. Incuria resa ancor più evidente dalla cura con la quale sono state realizzate le figure dei protagonisti della storia del club rossazzurro. Dettagliati fin nei minimi particolari, con attenzione persino alla congruenza storica delle maglie con le quali i calciatori sono rappresentati.

È rimasta grigia la facciata dell’ingresso pedonale, che secondo il progetto avrebbe dovuto essere dipinta di rosso e azzurro non dall’artista ma dagli imbianchini del Comune. Non sono ancora state né realizzate né collocate le targhette QR code che, sempre secondo il progetto approvato, dovrebbero dare indicazioni sui protagonisti del murale. I soldi pare non manchino, ma l’iter per la collocazione dovrà osservare tutte le lungaggini della burocrazia comunale (basti pensare che s’è impiegato più di un anno e mezzo a passare dalla presentazione del progetto all’inizio dei lavori: ottobre 2015 – giugno 2017). In Comune non sarebbe  ancora stato definito nemmeno come realizzarle e dove collocarle esattamente.

Il sindaco Enzo Bianco, inoltre, in occasione della conferenza di presentazione del progetto, al fine di evitare danneggiamenti e per valorizzare l’opera anche nelle ore serali, aveva promesso un miglioramento dell’impianto d’illuminazione del sistema di video sorveglianza lungo via Cifali. Impegni che non risulta abbiano avuto un seguito concreto neanche in fase di progettazione, che dovrebbe essere affidata agli uffici comunali. Intanto, questa mattina, si taglia virtualmente il nastro di un’opera completa solo in parte. Il rischio è che la parte che spetta al Comune, una volta scattati i flash, cada nel dimenticatoio delle tante cose da fare.