Dedicato a Ciccio: vittoria, striscioni, silenzio, cori, giornalino e…

Redazione

«Ciccio è il capo degli ultra». È l’urlo delle due curve quando il capitano Marco Biagianti depone un mazzo di fiori ai piedi della curva Sud. A quattro giorni dai funerali, durante il posticipo serale Catania-Matera, il Massimino torna a ricordare Ciccio Famoso, fondatore e leader del movimento ultra catanese.

Per l’occasione, al colpo d’occhio, la curva Sud si presenta con indosso tre striscioni di due gruppi storici: due della Falange d’Assalto – fondata nel 1979 da Famoso – e uno degli Irriducibili. La scritta Ciccio Famoso campeggia sul secondo anello sopra lo striscione Estrema appartenenza. I presenti sono più di quelli registrati nelle precedenti partite. Trascorso il minuto di silenzio ne osservano altri 16. Quindi intonano cori quasi esclusivamente in memoria del capo ultra.

La curva Nord mantiene sulla vetrata il medesimo striscione che, quattro giorni prima, aveva salutato il feretro di Ciccio Famoso durante il giro di campo allo stadio. «Una bandiera, una guida, un capo. Ciccio vive». Durante il minuto di silenzio, alla destra dell’anello superiore viene alzato lo striscione: «Da sempre hai onorato la tua città. Ciccio capo degli ultra». Il silenzio della Nord dura 20 minuti ed è interrotto anch’esso da un coro in memoria del capo della Falange.

Al 25esimo le due curve, prima di inizia a intonare il loro sostegno alla squadra, cantano all’unisono un coro storico ideato da Ciccio Famoso. Un coro che racconta decenni di derby e che, come accaduto venerdì scorso, riunisce le voci di entrambi i settori, che dopo la scomparsa del leader ultra paiono meno divisi. «Una vita per la tua città. Ciccio è il capo degli ultra», lo striscione che al 30esimo viene esposto al centro della Nord, piena come mai accaduto negli ultimi anni.

Le presenze più numerose nelle due curve – dove si rivedono per l’occasione volti storici del tifo, che da tempo avevano abbandonato lo stadio per diversi motivi – paiono dovute proprio all’intenzione di commemorare con grande seguito la figura di Ciccio Famoso. Un pensiero che però è proprio anche degli altri settori, come la tribuna B. «Ciao Ciccio» e «Onore al grande capo» sono gli striscioni esposti nel settore B e che rimangono affissi per tutta la partita.

Anche la società ha colto l’occasione della sfida interna al Matera per ricordare uno dei suoi tifosi più appassionati. Ha partecipato alla funzione funebre, venerdì, e poi ha ottenuto dalla Lega il minuto di silenzio e la possibilità di giocare col lutto al braccio. La dirigenza ha anche voluto dedicare a Ciccio Famoso un’intera pagina del giornalino distribuito allo stadio e un messaggio letto dalla speaker. Inoltre, al momento dell’omaggio floreale depositato da capitan Biagianti durante il minuto di raccoglimento, è stata mostrata sul tabellone luminoso un’immagine di Ciccio Famoso accompagnata dalla scritta «Ciao Ciccio».

Due esplosioni di gioia accompagnano le due reti del Catania. Il tifo è incessante per tutti e 90′ di gioco, e ricorda atmosfere e palcoscenici ben diversi dalla Lega Pro. Nostalgia che deve essersi percepita anche sugli spalti. A 10′ dalla fine, la curva Nord rivolge un coro contro il patron del Catania Antonino Pulvirenti. Il finale di partita, dopo l’esultanza dei calciatori sotto tutti i settori, è però dedicato nuovamente a Ciccio Famoso. Come dedicata a lui, per bocca degli stessi calciatori, sarà pure la vittoria contro la schiacciasassi Matera: 2-0 e testa all’Akragas (che domenica aspetta il Catania).

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