Catania, la protesta dei tifosi vale più di mille (solite) parole

Davide Villaggio

Un passo indietro

La strada sembra lunga e tortuosa. Dirigenza, proprietà e squadra dovrebbero fare un passo indietro, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche intraprendendo delle decisioni pesanti, nel tentativo di riaccendere la passione di una tifoseria che, comunque sia, a loro “sopravviverà”. Passeranno dirigenti, proprietari, calciatori, ma la fede per il Catania continuerà a essere tramandata di generazione in generazione, nei cuori dei tifosi. Il solo atto di valore e amore che si può immaginare adesso, da chi ha nelle mani e nei piedi la passione di questi tifosi, è comprendere che il reato più grave compiuto finora è stato quello di spaccare la tifoseria e farla disamorare. Consapevolezza alla quale dovrebbe far seguito un immediato passo indietro, chee pare ormai il solo atto di coscienza possibile per non far morire quel famoso dodicesimo uomo in campo che, da più di settant’anni a questa parte, ha spinto il Calcio Catania nel vincere le battaglie più difficili e nel raggiungere i risultati soddisfacenti che riempiono le numerose, si spera infinite, pagine della sua storia.