Massimino: Il documento chiesto dal Comune e che il Catania contesta

Elaborazione MondoCatania
Marco Di Mauro

Tredici articoli che è necessario accettare per ottenere la concessione di alcuni impianti sportivi comunali, tra i quali anche lo stadio Angelo Massimino. Riguardano la presa in carico, per l’affittuario, della responsabilità di riparare eventuali danni arrecati alla struttura. Sono proprio quelli contenuti nel documento indicato come nodo della discordia tra Comune di Catania e Calcio Catania. Il rischio, qualora non si trovasse un accordo sulla modifica del testo è che la prossima partita interna dei rossazzurri non si possa giocare al Massimino.

L’amministrazione pretende che il club firmi il documento, come fatto da tutte le società che usano le altre strutture pubbliche per cui è richiesto. Il club si rifiuta di firmare, perché ritiene vessatorie le clausole contenute. A stabilire quali siano le regole che deve rispettare chi prende in gestione il Massimino è l’articolo 8 del “Regolamento per la concessione in gestione degli impianti sportivi comunali“. Oltre al versamento anticipato del canone d’affitto, chi richiede l’uso dello stadio deve presentare allo stesso tempo una formale dichiarazione, su modulo predisposto dalla Direzione Sport, con la quale il richiedente, ai sensi di legge e sotto la propria responsabilità, attesti:

a) di usare l’impianto comunale, le attrezzature ed i servizi ivi esistenti con la massima cura e diligenza, in modo da restituirli, alla scadenza della concessione in uso, nello stesso stato in cui sono stati concessi;

b) di riconsegnare l’impianto e le attrezzature funzionanti al termine di ciascun periodo d’uso, di sistemare al termine delle esercitazioni le attrezzature usate nell’ordine in cui si trovavano all’inizio delle stesse e di non installare attrezzi fissi o sistemare impianti che riducano la disponibilità di spazi nelle strutture concesse in uso;

c) di segnalare tempestivamente ogni danno che si possa verificare alle persone e/o alle strutture ed agli attrezzi concessi in uso;

d) di assumersi la piena responsabilità di tutti i danni che possano essere arrecati all’impianto, agli accessori e alle pertinenze, anche da parte di terzi, obbligandosi al risarcimento di tutti i danni derivanti dall’uso dell’impianto e/o delle attrezzature;

e) di sollevare il Comune di Catania da ogni responsabilità per infortuni e/o danni di qualsiasi genere che possano derivare durante le attività sportive e/o extra sportive ai responsabili del sodalizio, agli organizzatori e dirigenti, agli atleti, ai partecipanti, agli accompagnatori ed ai terzi in conseguenza dell’uso dell’impianto e/o delle attrezzature;

f) di avere contratto idonea polizza assicurativa a favore dei propri associati contro eventuali incidenti e/o danni che dovessero loro derivare dallo svolgimento delle attività praticate;

g) in caso di presenza di pubblico, di contrarre idonea polizza assicurativa a favore dei terzi contro incidenti e/o danni che dovessero loro derivare dallo svolgimento delle attività svolte nell’impianto sportivo;

h) di avere assunto i certificati che attestano l’idoneità fisico-sportiva degli atleti ad esercitare COMUNE DI CATANIA – Direzione “Sport, Turismo e Tempo Libero” Regolamento per la concessione in uso e in gestione degli impianti sportivi comunali (C.C. n°26 del 11/03/2010) 7 l’attività delle singole discipline sportive;

i) di assicurare sempre, durante l’uso dell’impianto e delle attrezzature, la presenza di un dirigente, di un allenatore o di un insegnante, quale responsabile della concessione;

j) di essere in possesso delle autorizzazioni prescritte dalle vigenti disposizioni per lo svolgimento delle attività praticate;

k) di provvedere a propria cura e spese, in occasione di manifestazioni ed eventi con presenza di pubblico, ai servizi di guardaroba e biglietteria, alla disciplina ed al controllo degli ingressi, alla sorveglianza, ai servizi d’ordine, antincendio, di autoambulanza e simili;

l) di usare l’impianto sportivo comunale esclusivamente per gli scopi indicati nell’atto di concessione in uso e a non concedere a terzi, ad alcun titolo e per nessun motivo, l’uso dello stesso impianto e delle attrezzature annesse;

m) di svolgere nell’impianto sportivo attività senza fini di lucro*.

La questione è finita anche in Consiglio comunale. Il Comune di Catania e il Calcio Catania si sono detti disposti al dialogo. L’amministrazione propone un confronto che possa portare alla modifica degli articoli del regolamento. Il club, secondo quanto appreso da MondoCatania, sarebbe contrario a più della metà delle clausole contenute. Il tempo per trovare un accordo è poco. La prossima partita in casa dei rossazzurri è prevista il 3 ottobre alle 20.30, contro il Monopoli. E non si potrà riproporre, almeno stando a quanto riferiscono dagli uffici comunali, la soluzione trovata per Catania-Fidelis Andria. Senza firma sul documento, il Catania rischia di non avere concesso l’uso del Massimino e di restare fuori dai cancelli.

*secondo quanto riferito dai responsabili comunali allo Sport, questa clausola si applicherebbe solo alle associazioni che nello Statuto non prevedono fine di lucro.